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Commenti al testo di Redazione LaRecherche.it
Daniele Santoro

Sei nella sezione Commenti
 

 Canio Santoro - 05/11/2010 10:27:00 [ leggi altri commenti di Canio Santoro » ]

Solo oggi ho avuto il tempo di leggere questo meraviglioso articolo dove, hai potuto raccontare la tua poesia e raccontarti. Per me, che sono stato partecipe di tanti "parti dell’anima", è un privilegio averti come fratello. Con infinito amore Canio

 leopoldo attolico - 31/10/2010 11:54:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

Un ’immagine a tutto tondo , dove lo spessore culturale si coniuga con una disponibilità all’Altro , al mondo ; all’attenzione più che alla curiosità , all’urgenza più che al generico interesse . Daniele deve solo armarsi di santa pazienza : conosciamo la protervia dei critici nel reiterare la prova del nove prima di dare patenti di "valore". Si tratta per Daniele di capitalizzare cultura e interiorità senza fagocitare tempi e modalità ( rima involontaria ) ma anche rima di consapevolezza e di serenità operativa . Augurando sinceramente quanto di meglio .

 Marco Furia - 31/10/2010 10:19:00 [ leggi altri commenti di Marco Furia » ]

Sì, certo, è proprio dell’uomo esprimersi (anche) per via di quel particolare linguaggio che viene chiamato poesia: scrivere versi è un’attività importante le cui radici affondano nella stessa natura umana.
Mi sembra che questo emerga, quale tema di fondo, dalle articolate e sapienti risposte di Daniele Santoro.

 Mariella Bettarini - 30/10/2010 18:30:00 [ leggi altri commenti di Mariella Bettarini » ]

Si tratta, a mio parere, di ottime riflessioni davvero, espresse con un’intelligenza (anche auto-critica) notevole, data anche la solo apparente "semplicità delle domande (per altro assai utili e puntuali).
Non mi resta che augurare per il futuro a Daniele Santoro e alla sua poesia (e magari alla sua eventuale narrativa) la medesima lucidità e "naturalezza" con cui ha interloquito in questa bella intervista.
Un sentito augurio da Marielal Bettarini

 Alessandro Ghignoli - 30/10/2010 17:19:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Ghignoli » ]

Daniele Santoro dimostra, come sempre, un rigore e un’intelligenza critico-poetica di assoluto livello. la sua disponibilità verso la poesia /degli altri/ lo rende davvero unico. tra l’altro, non solo la sua visione sulla, nella e dalla poesia è di sicuro interesse, bensì la sua stessa scrittura poetica merita, come credo stia meritando, un attento interesse. in attesa quindi delle prossime pubblicazioni santoriane, attendo.

un abbraccio

 Antonio Spagnuolo - 30/10/2010 17:04:00 [ leggi altri commenti di Antonio Spagnuolo » ]

Purtroppo il mio impegno più che ventennale, rivolto ai giovani poeti che tentano la difficile arte della scrittura, ancora una volta viene dimenticato anche da chi ha avuto opportunità e ospitalità negli spazi a me offerti.
Daniele Santoro compare nell’Antologia "Da Napoli/verso" da me curata per le edizioni Kairòs nel 2007 , ma qui non citata, anche se in quell’anno il volume ebbe un enorme successo di critica.
E allora propongo anche l’intervista pubblicata su :
http://www.poesia2punto0.com/2010/10/11/parola-ai-poeti-antonio-spagnuolo -
Mille auguri - Antonio Spagnuolo - Napoli -

 Mario Mastrangelo - 29/10/2010 12:25:00 [ leggi altri commenti di Mario Mastrangelo » ]

Dall’intervista emerge il ritratto di un poeta determinato e promettente. Conosco Daniele da diversi anni e sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’originalità del suo libretto incentrato sui drammi, le verità e gli inganni della storia. Apprendo dal dialogo qui presentato che intende proseguire in tale ricerca poetica.
La sua formazione classica è evidenziata pure dall’indicazione delle sue letture preferite, dei suoi progetti.
Grazie per averci dato il profilo di un poeta giovane, lontano da sregolatezze, erranze, nevrosi e follie, ma immerso in un’atmosfera di solida cultura, di libri, di scaffali, di parchi cittadini e di frequentazioni con quelli che coltivano le sue passioni, tormentati dalle sue stesse ’ossessioni’.
Bravo Daniele!

Mario Mastrangelo (Salerno)

 Stelvio Di Spigno - 29/10/2010 10:09:00 [ leggi altri commenti di Stelvio Di Spigno » ]

Conosco Daniele Santoro solo attraverso alcune sue pubblicazioni, ma come sempre accade quando si tratta di persone con una profonda coerenza culturale e spirituale, trovo confermata in queste risposte una sua qualità essenziale. Ovvero, Santoro, oltre e prima che essere un poeta, è un vero e proprio umanista, e si nutre di arti lontane e difficili per poter poi allargare le armonie della propria scrittura in versi. E’ una figura rara, quella dell’umanista-poeta. Ad essa sottende la consapevolezza che il fare poesia non è un mero sfogo e non si esaurisce nel codice dei segni, ma richiede studio, analisi, conoscenza di sé e di ciò che ci sta di fronte. E’ come se questo poeta, tenendo nella mani il presente della propria creatività, lo riallacci a un passato di storia, miti, cultura, che ne rendono più robusta e credibile la voce. Sono felice di aver trovato le sue parole sulla Recherche, perché mi ripromettevo da tempo di approfondire il discorso su di lui. Ora so quali strade battere, ho un indirizzo dove andare a cercare la sua vena più profonda.

 Franca Alaimo - 28/10/2010 23:07:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Questa intervista offre molti spunti di riflessione oltre che punti di contatto fra le idee di chi sta scrivendo e quelle espresse dall’intervistato Daniele Santoro, il quale è abbastanza giovane, certo, eppure molto seriamente impegnato e autenticamente appassionato di poesia per non cadere nella trappola della modernità a tutti i costi.... mi piace, infatti, il suggerimento trasversale offerto a chi ama e scrive poesie di studiare ed amare i classici sempre modernissimi grazie alla loro universalità senza tempo e però sempre d’ogni tempo.
L’analisi della "crisi" dei lettori di poesia è superata brillantemente attraverso una riflessione che ebbi a fare anch’io forse su questo steeo blog; poiché anche secondo me i lettori sono aumentati e tuttavia a bella posta occultati o oscurati affinché la politica editoriale possa perseguire i suoi scopi strettamenti economici. Dové la distribuzione? é l’eterna domanda che mi faccio....Chi leggono i prof. universitari, e i critici?
Inoltre condivido l’opinione di Santoro che un commento ad una poesia dovrebbe essere giustificato e non limitarsi a semplici aggettivi ed ingenue affermazioni, del tipo: mi piace, bravo! che non servono a nulla. Se si vuole crescere tutti insieme bisogna essere sinceri, propositivi, e soprattutto bisogna avere qualcosa da dire!. Purtroppo non tutti sono aperti alle critiche, le quali ovviamente non devono essere velenose, ma serene e motivate e mirare alla crescita della Poesia come Arte. Siamo infine tutti accomunati dalla stessa passione!Quanti piccoli scontri, quante permalose ripicche si sono verificati, con dispacere di tutti, all’interno anche di questa rivista! Mi ricordo che il grande Peter Russell diceva: mi lodano tutti e troppo e la cosa mi preoccupa, Vuol dire che o io sono un genio ( e non credo di esserlo) oppure che loro sono spesso bugiardi.
Una cosa sommamente va evitata, secondo me, nell’agone poetico: la voce dei luttuosi e stridenti corvi.

 Loredana Savelli - 28/10/2010 22:40:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Interessante intervista. Ho letto con particolare attenzione la risposta relativa alla definizione di poesia e alla sua funzione (in ogni tempo). Ho colto la preoccupazione circa la possibilità che la crisi culturale porti ad una regressione antropologica. Mi fa riflettere quanto l’autore dice riguardo l’atteggiamento del lettore e del commentatore: l’invito a svelare in modo più puntuale, e assumendosene la responsabilità, il quid di cui una certa poesia è portatrice. In questo modo si rende un onesto servizio alla poesia e anche a se stessi in quanto si cresce in consapevolezza.
Grazie.